Lettera di fine anno del Presidente
Cari Amici e Colleghi,
anche quest'anno è velocemente trascorso e l'occasione delle festività si presenta utile per quella periodica riflessione sulla situazione delle nostre professioni e della nostra Associazione, che tradizionalmente ci scambiamo alla fine dell'anno.
Le novità nel 2024 non sono certo mancate.
Sotto il profilo lavorativo, il settore pubblico - infrastrutture, architettura, rigenerazione urbana - ha proseguito nel suo trend positivo derivante dai finanziamenti europei, che si sono riflessi non soltanto sui grandi lavori riservati alle poche realtà maggiormente strutturate, ma anche su quelli minori per dimensioni, sui quali è impegnata la maggioranza dei colleghi.
Quindi è questa una contingenza sicuramente positiva, della quale peraltro s'intravede prossima la criticità, in corrispondenza dell'avvicinarsi di termini tassativi di consegna dell'insieme delle opere finanziate.
A tale riguardo, il settore delle costruzioni private, pur in parte trascinato dagli investimenti strutturali pubblici è stato meno vivace delle previsioni e secondo la maggior parte degli esperti subirà altre incertezze e contrazioni, a partire dal 2025 ormai alle porte.
Anche sotto il profilo normativo, non sono mancati i provvedimenti destinati ad apportare considerevoli effetti sulla nostra attività e alcuni di questi, anche tra quelli da noi stessi più volte sollecitati, destano preoccupazione e a volte contrarietà, soprattutto a causa dell'essere stati calati dal Governo in un contesto non adeguatamente armonizzato.
Ci riferiamo ai principali, tra i quali spicca l'equo compenso, che iniziava ad essere applicato sistematicamente nell'ambito dei lavori pubblici, quando il provvedimento del Correttivo al Codice degli Appalti, come noto, ha nuovamente introdotto due sconcertanti sconti "massimi" del 20 e 35%.
È evidente che questa norma cardine è positiva per la remunerazione della nostra attività, ma che il Correttivo di fatto la sta vanificando.
Bisogna considerare inoltre che il Correttivo sta riportando da tre a dieci anni la validità massima dei titoli per la partecipazione alle gare. Questo provvedimento elimina il pericolo immediato della marginalizzazione degli studi più piccoli, che altrimenti sarebbero stati espulsi dalla possibilità di ricevere incarichi pubblici. In proposito abbiamo operato per incidere con numerose osservazioni durante la discussione di questo scottante provvedimento. Di contro, questa norma, che potrà essere ancora calata dall'alto, rende indifferibile attivare processi di costituzione di raggruppamenti e reti tra studi, in forme meno temporanee e virtuali che nel recente passato: certamente formule non facili, ma indispensabili per la stessa permanenza in forma autonoma dei singoli soggetti sul mercato. Contemporaneamente dobbiamo soffermarci a ragionare sulla super-specializzazione e sulla conseguente frammentazione dei saperi degli ingegneri e architetti. In questo senso è in fase avanzata un processo che comprime l'impostazione culturale "olistica", in quanto umanistica, del nostro lavoro. E ciò vale tanto per chi è più concentrato sulla soluzione tecnica dei problemi, quanto per chi è orientato verso l'individuazione e il settaggio culturale dei temi della città, del patrimonio e del paesaggio.
Sotto questo stesso profilo, diventa altrettanto urgente, per chi non l'ha ancora iniziato, individuare un cammino per corrispondere all'obbligo dell'applicazione del BIM nelle progettazioni pubbliche, obbligo che è già un altro elemento fondamentale nella progressiva trasformazione della nostra professione in un'attività sempre più tecnica e sotto certi aspetti standardizzata e che costituisce un passaggio cruciale, che non possiamo permetterci di subire acriticamente.
Anche la progressiva ma inevitabile applicazione di questi fattori nell'ambito dei lavori privati è destinata a provocare effetti imprevedibili e di difficile gestione. In questo senso diverrà determinante la capacità di autoregolazione del sistema ordinistico, in termini di tempestività, efficacia e sistematica applicazione delle normative deontologiche, che altrimenti rischiano di tradursi, com'è purtroppo accaduto in passato, in ulteriori turbative del mercato, anziché in un armonioso fattore di positivo accompagnamento di una trasformazione radicale dei rapporti economici con la committenza.
ALA si è battuta costantemente su tutti questi temi e su molti altri, con documenti che sono arrivati al Tavolo Paritetico presso Inarcassa e alle Audizioni Parlamentari, con Confprofessioni.
ALA proseguirà anche in futuro ad elaborare prese di posizione sulla stampa e continuerà a battersi per segnalare le urgenze e i temi strutturali, proponendo analisi e schemi di soluzione, per contribuire ad ottenere il miglioramento di queste ed altre criticità.
Dobbiamo del resto prendere atto che queste trasformazioni sono imposte dall'attualità al nostro mestiere comune. Quindi con coraggio e un po' di ottimismo dobbiamo proseguire nello sforzo di difendere le nostre specificità, di sviluppare i nostri studi, non solo per il bene degli architetti e degli ingegneri italiani, delle loro famiglie, dei loro collaboratori, ma anche nell'interesse generale dell'Italia, che ha necessità di trasformare e conservare il territorio e la Città, attraverso interventi di assoluta qualità. Difendere con successo la nostra attività e il nostro ruolo comporta riflessi diretti sul benessere dell'intera economia e della società nazionale, che entrambe traggono utilità dalla nostra capacità d'essere attenti alla generalità, ma anche ai singoli casi, con l'attenzione e la dedizione che soltanto la professione espressa in forma fiduciaria, può assicurare.
Anche il giudizio positivo dei visitatori stranieri sul nostro Paese, oltre che alimentarsi di indiscusse tradizioni secolari, è inevitabilmente riferito anche al presente, o almeno a quella storia recente, alla quale l'architettura e l'ingegneria italiana hanno sempre dato forma.
Dobbiamo quindi mantenere la percezione e la convinzione e convincerne i nostri interlocutori, che le nostre progettazioni sono una delle espressioni dell'interesse pubblico nazionale. Questa consapevolezza nello stesso tempo, ci avverte di quanto rischiamo d'essere corresponsabili per errori o anche solo per omissioni, nelle trasformazioni del territorio e del paesaggio urbano.
Anche nell'anno che sta per concludersi, l'impegno e la serietà dei nostri esponenti hanno fatto conquistare nuovi traguardi, grazie anche al lavoro di squadra con Confprofessioni e con la Fondazione Inarcassa; un impegno che ci ha consentito di essere tenacemente presenti, direttamente e indirettamente, alle consultazioni parlamentari dove si discutono i nostri destini, dove ci siamo battuti e ci batteremo con argomenti forti e con crescente costanza e determinazione.
Anche grazie alla rete alla quale appartiene, ALA riesce a massimizzare la propria linea politica, la comunicazione delle attività svolte e ad esprimere ai tavoli governativi territoriali e nazionali, analisi e proposte aggiornate, sui principali problemi di settore.
Come di consueto questo lavoro è riscontrabile attraverso la lettura degli interventi pubblicati nella Sezione Editoriali del nostro sito, i cui contenuti v'invitiamo a diffondere presso i colleghi, contenuti che vi chiediamo di contribuire a sviluppare ulteriormente per il futuro, con idee e contributi scritti.
Per passare all'attività interna, la Giunta nazionale si è riunita 19 volte, sempre per via telematica, quasi sempre con la partecipazione di altri esponenti nazionali e regionali, di volta in volta invitati.
Abbiamo rafforzato ovunque possibile le Giunte regionali, ampliando così la partecipazione e la presenza nei territori.
Abbiamo ripreso ad organizzare i corsi di formazione professionale con l'Università La Sapienza di Roma, che è una delle attività che meglio ci accreditano. È previsto che alcuni corsi inizino con il prossimo anno.
ALA ha anche partecipato in presenza alle Fiere di settore: Viscom Milano, Salone Internazionale del Restauro, Relazionésimo a Vicenza.
Ha consolidato le media partnership, oltre alle molte iniziate in passato e tuttora attive citate sul nostro sito, con importanti riviste di settore, quali Paysage, IoArch, Inarcassa, Recupero e Conservazione, Edilportale.
Anche quest'anno abbiamo organizzato con successo il Roadshow della XII edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza d'Architettura, sempre in collaborazione con Confprofessioni e Fondazione Inarcassa.
La mostra è stata ospitata presso l'Università Detroit Mercy a Detroit USA, a Parigi in occasione della principale Fiera francese dell'edilizia Batimat e a Lubiana durante il festival BIG SEE.
In Italia la mostra è stata ospitata presso la Casa dell'Architettura di Roma, a Volterra dalla Detroit- Volterra Foundation e a Torino nel Castello del Valentino.
ll tour della mostra continuerà nel 2025 nei primi mesi dell'anno a Crotone e a novembre 2025 sarà ancora negli USA, per la prima volta a Boston.
Abbiamo anche lanciato la VI edizione del Dedalo Minosse Cinema a Torino, sempre al Castello del Valentino, con il direttore scientifico Giorgio Scianca. La manifestazione è tradizionalmente sostenuta dalla Regione del Veneto e da Confprofessioni.
Quest'anno l'Assemblea generale di ALA, in seduta congiunta con il Consiglio Nazionale si è riunita il 11 Novembre, presso il Castello del Valentino di Torino.
È stata un'occasione preziosa per ritrovarsi in presenza, per condividere il lavoro svolto e per definire gli obiettivi da perseguire nel prossimo anno.
In questa occasione, tra le più importanti decisioni assunte vi è stato il rinnovo delle cariche associative di ALA. Un'occasione di rinnovamento nella continuità. In particolare:
È stato nominato per la prima volta un vice presidente vicario, nella persona dell'ing. Giuseppe Funaro, con il compito specifico, tra gli altri, d'incentivare le adesioni su tutto il territorio nazionale.
Sono stati aggiunti due vice presidenti per il Nord-Ovest, nella persona dell'arch. Giuseppe Joi Donati, che si affianca al vice presidente per il Nord-Est, arch. Andrea Tomasi. Al Centro è stato confermato vice presidente l'arch. Stefano Salvi, mentre al Sud, per la penisola è stato nominato l'ing. Raffaele De Rosa, mentre è stata istituita una nuova vice presidenza per le Isole, affidata all'ing. Gaetano Fede.
Rinnovate anche le cariche di segretario nazionale, nella persona dell'arch. Alice Bottelli e di tesoriere, nell'arch. Vittorio Ivona. Nuove nomine anche affidate all'ing. Gaetano Vinci, presidente del Gruppo degli ingegneri di ALA e all'arch. Fabrizio Marocco, presidente dei Giovani di ALA.
La sede dell'assemblea è stata anche l'occasione del lancio della XIII edizione del Premio internazionale Dedalo Minosse alla committenza d'architettura, che si assegnerà nel Teatro Olimpico e si esporrà nella Basilica Palladiana di Vicenza, il 10 ottobre 2025.
Importante, nel corso dell'anno è stata anche la firma dell'accordo di collaborazione con il CNI, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, accordo che evidenzia l'intenzione di coinvolgere sempre più gli ingegneri all'interno dell'Associazione.
ALA è così diventata ufficialmente da ottobre ALA - Assoarchitetti e Ingegneri, per sottolineare anche nella ragione sociale, l'assoluta pariteticità delle due professioni al proprio interno.
Molte altre attività, le troverete sintetizzate nel video che potrete ritrovare al link: www.assoarchitetti.it/doc4199.php
Siamo grati alla Giunta, al Consiglio Nazionale, alle Sezioni Regionali e a tutti i soci attivi, che hanno dedicato il loro tempo e la loro passione, ma anche a tutti i nostri sostenitori e media partners, che ci consentono di svolgere e di rendere visibili le numerose attività nelle quali siamo impegnati. Senza di loro ALA non avrebbe mai potuto divenire la realtà che la contraddistingue da tempo, in Italia e all'estero.
È quindi con rinnovata fiducia che affrontiamo il prossimo anno, con la quale v'invitiamo ad accrescere la vostra partecipazione e ad offrire i vostri suggerimenti, per rendere ALA sempre più visibile e accreditata, nell'interesse delle nostre professioni d'architetto e ingegnere.
Per semplificare l'iscrizione, che è indispensabile per la vita di ALA, abbiamo mantenuto PayPal come mezzo preferenziale per il versamento delle quote, che risulta molto facile al link: www.assoarchitetti.it/socio.php
Inviamo un affettuoso saluto e un caloroso augurio di Buone Feste e di un Anno Nuovo ricco di salute e prosperità, a tutti voi, alle vostre famiglie e ai collaboratori dei vostri studi.
Roma, 12 dicembre 2024.
Bruno Gabbiani, presidente
Alice Bottelli, segretario generale