Incentivi alle imprese. ALA e Confprofessioni: coinvolgere tutti i soggetti economici
Il sistema degli incentivi alle imprese è diventato iniquo e inefficiente e ha esaurito la sua spinta propulsiva. Quindi la decisione di Governo e Parlamento di procedere ad una revisione degli incentivi va senza dubbio nella giusta direzione, a patto che venga orientata verso l'innovazione, l'universalità e l'equità, per intercettare le reali esigenze di tutti i soggetti economici e contribuire ad una crescita armonica dell'economia italiana. È quanto dichiarato da ALA e Confprofessioni presso la Commissione Industria del Senato nel corso delle audizioni sui disegni di legge recanti "Delega al Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese, nonché disposizioni di semplificazione delle relative procedure".
La delega governativa accoglie numerose delle proposte suggerite da ALA e Confprofessioni nel corso degli ultimi anni: la necessità di razionalizzare l'offerta di incentivi e armonizzare la disciplina mediante la redazione di un Codice unico, di dare stabilità alle misure di incentivazione rispettando il principio del legittimo affidamento, di facilitare la conoscibilità delle agevolazioni, semplificando e digitalizzando le procedure con lo scopo di ridurre gli oneri amministrativi e burocratici. Tuttavia bisogna evitare una mera riproposizione dell'impianto delle precedenti misure di incentivazione, del tutto inadeguate per sostenere la crescita dell'economia.
C'è il rischio di una persistente disparità tra soggetti economici, che finora ha marcato negativamente il sistema degli incentivi, escludendo professionisti e lavoratori autonomi. Non dobbiamo commettere gli stessi errori del passato e quindi è essenziale che venga riconosciuto il principio generale di piena equiparazione tra professionisti e imprese, omologando l'iscrizione dei liberi professionisti agli ordini professionali a quella delle imprese alla Camera di Commercio.
In vista dei futuri decreti legislativi delegati, la rotta per incentivare il settore professionale ha come obiettivi: digitalizzazione, aggregazioni, imprenditoria femminile, giovani e Mezzogiorno, quali strumenti di prioritaria importanza per favorire l'inclusione e sostenere la competitività degli studi professionali, sempre più orientati verso modelli imprenditoriali di gestione delle proprie attività.