Tavolo professioni, ALA e Confprofessioni: ripartire dalle tutele
Welfare, sportelli del lavoro autonomo, formazione, ammortizzatori sociali: è arrivato il momento di ripartire dalle tutele di professionisti e lavoratori autonomi, rimaste nel cassetto da cinque anni. È la posizione di ALA e di Confprofessioni, al termine dell'incontro tra il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone e i rappresentanti delle professioni, che si è tenuto al ministero del Lavoro per riaprire il cantiere del Jobs act degli autonomi.
L'incontro ha visto la partecipazione delle casse di previdenza e degli ordini professionali e rappresenta uno stimolo importante per raggiungere dei risultati per le professioni che sono venuti a mancare in questi anni, a causa della poca attenzione da parte degli ultimi governi e dell'emergenza pandemica che ha aumentato a dismisura le differenze tra lavoratori autonomi e dipendenti, soprattutto nell'ambito delle tutele di welfare.
Numerosi i campi su cui occorre intervenire, dal rafforzamento dell'Iscro che rappresenta il primo vero ammortizzatore sociale per autonomi e partite Iva, al corretto funzionamento degli sportelli del lavoro autonomo che non sono mai decollati. Bisogna poi intervenire per un rilancio della formazione e dell'orientamento professionale, puntando sulle discipline STEM, che possono fornire nuovi sbocchi occupazionali per migliaia di giovani.
Ma il punto di partenza per rilanciare la competitività del settore professionale è la digitalizzazione. Nel PNRR vengono destinate ingenti risorse per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, ma nulla per le libere professioni. In una prospettiva di revisione del Piano, è quindi necessario prevedere un apposito capitolo per la digitalizzazione delle professioni favorendo al tempo stesso i processi aggregativi ed eliminare le barriere normative che dividono imprese e professionisti. Occorre inoltre eliminare la doppia imposizione in capo alle casse di previdenza professionali e procedere con un rapido iter per il disegno di legge sull'equo compenso.
Il ministro Calderone ha dichiarato la sua piena disponibilità ad affrontare i temi emersi durante l'incontro, preannunciando che verrà convocato un nuovo tavolo dopo l'approvazione della legge di bilancio.