Tavolo Orlando, ALA e Confprofessioni: riforma condivisibile, ma chi paga?
ALA e Confprofessioni dicono "Sì all'universalità delle tutele con contribuzione differenziata per categorie e classi dimensionali, ma resta da chiarire quali sono gli oneri a carico del datore di lavoro". Dal vertice sulla riforma degli ammortizzatori sociali tra il ministro Orlando e le parti sociali arriva il via libera da ALA e Confprofessioni, che sottolineano la necessità di introdurre "modalità di accesso e di gestione con procedure snelle ed efficienti, evitando sovrapposizioni delle competenze con le Regioni".
Positivo il giudizio anche sul collegamento tra politiche attive e passive, che però "dovrebbero essere coordinate da un unico soggetto istituzionale, per evitare gli errori del passato". Inoltre, sollecitano "la creazione di una banca dati per il tracciamento dei percorsi professionali dei lavoratori".
Sul fronte delle tutele ai lavoratori autonomi ALA e Confprofessioni affermano che l'impianto della riforma "è condivisibile, ma resta da definire la partecipazione ai corsi di aggiornamento obbligatori per chi usufruisce dell'indennità Iscro".
Positivo anche il richiamo del ministro Orlando all'equo compenso per i liberi professionisti che "dovrebbe essere agganciato ad un automatismo che obblighi P.A. ad applicarlo sulla base dei parametri ministeriali, sanzionando quelle amministrazioni che non rispettino l'equo compenso".
Infine, ALA e Confprofessioni accolgono con favore la proposta di un credito d'imposta per il welfare dei professionisti gestito dalle casse di previdenza private.