Decreto Sostegni, ALA e Confprofessioni: dal Governo Draghi prova di equità
Positivo il commento di Confprofessioni al via libera del provvedimento in Consiglio dei ministri. Eliminati tutti i limiti che avevamo segnalato a Governo e Parlamento. Dubbi sulla copertura finanziaria per l'esonero contributivo.
«A distanza di un anno, anche i professionisti e lavoratori autonomi potranno accedere ai contributi a fondo perduto introdotti con il decreto Sostegni. Ci siamo battuti in tutte le sedi politiche e istituzionali per far valere il diritto dei liberi professionisti, al pari delle altre attività economiche, a veder riconosciute le perdite subite a causa della pandemia e finalmente le nostre richieste sono state accolte». Così Confprofessioni commenta il via libera al decreto Sostegni, varato oggi dal Consiglio dei ministri.
«In una fase economica così allarmante il Governo Draghi riesce a dare prova di equità e coesione sociale per assicurare a tutti i soggetti economici, indipendentemente dalla forma giuridica, parità di trattamento». «A più riprese avevamo segnalato i limiti dei codici Ateco per il calcolo delle indennità e ora la scelta di abbandonare quel tortuoso percorso, come pure la decisione di calcolare il calo di fatturato rispetto all'anno precedente e non al mese precedente, come previsto dal decreto Cura Italia, rispondono alle nostre istanze».
«Permane invece qualche dubbio in merito alla dotazione finanziaria di ulteriori 1,5 miliardi di euro per l'esonero contributivo, che potrebbe non essere sufficiente a coprire le attuali esigenze della platea dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza privata».