Semplificazione o caos digitale? Il problema delle piattaforme digitali
"La professione degli architetti e degli ingegneri ha subito negli ultimi anni un radicale mutamento attraverso l'introduzione di una serie di micro-adempimenti, piattaforme e sistemi istituiti in nome della tanto decantata semplificazione.
Paradossalmente la "sburocratizzazione" ha accresciuto la burocrazia e la sommatoria dei processi ad essa legati non hanno fatto altro che aumentare in maniera esponenziale il tempo necessario per svolgere quelle attività che un tempo, prima della digitalizzazione, si svolgevano in pochi istanti.
Si aggiunge a ciò l'inefficienza delle piattaforme informatiche, nate anch'esse nel nome della semplificazione, piattaforme come quella del SUE-Calabria e del sistema SISMICA che hanno letteralmente bloccato l'attività legata alla presentazione delle pratiche tecniche, paralizzando un settore già in grave crisi, come quello dell'edilizia, in un momento storico in cui la pandemia ha contribuito a sferrare un ulteriore e grave colpo di grazia.
La digitalizzazione, se non ben pensata, pianificata e strutturata, è un'arma micidiale che porterà, o probabilmente, ha già condotto, in un caos caratterizzato da una mole infinita di dati disaggregati e spesso ridondanti che non fanno altro che creare confusione e incertezze, con l'unico e inevitabile risultato di conferire, ai liberi professionisti-utenti, delle "responsabilità inconsapevoli".
È bene inteso che la digitalizzazione non è colpevole di questo stato di cose.
La digitalizzazione data in mano ai burocrati, diversamente, ha determinato la Burocratizzazione 4.0, per usare una elocuzione oggi tanto di moda, o per dirla in termini "matematici" la burocratizzazione all'ennesima potenza. Con un grave risultato: l'inefficienza totale!
Siamo ancora in tempo per correggere un pericoloso percorso intrapreso che potrebbe far collassare la classe professionale, quella fatta dagli architetti e dagli ingegneri, la quale imploderà per assolvere e far fronte a decine di micro-adempimenti inutili e che attende ore prima che la "qualunque" piattaforma si sblocchi per poter caricare una banale pratica.
La soluzione c'è, ed è quella di coinvolgere nella progettazione, pianificazione e realizzazione di questi sistemi i diretti interessati, i liberi professionisti, cioè coloro che utilizzano sistemi e piattaforme e che, probabilmente abituati a ricoprire, in uno, le mansioni di decine di lavoratori, possono aiutare a raggiungere quella digitalizzazione che ha lo scopo di semplificare e razionalizzare.
In questa ottica ALA-Calabria si propone alla Regione Calabria per affrontare insieme e in maniera costruttiva un problema talmente grave, come quello della piattaforma SUE e del sistema SISMICA, che ha già danneggiato e che potrebbe danneggiare irrimediabilmente la nostra Regione da qui ai prossimi anni, causando danni ai professionisti, ai committenti, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni.
Il confronto è la migliore strada per discutere e risolvere i problemi e individuare le soluzioni migliori e più razionali."
Giuseppe Funaro, ALA Calabria