Petizione al Governo contro lo sfruttamento fiscale animali da compagnia, promossa da ANMVI
L'ANMVI, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, lancia una petizione al Governo "contro lo sfruttamento degli animali da compagnia". Quattro richieste da sottoscrivere e da far firmare. Esenzioni, detrazioni, IVA agevolata e redditometro.
L'ANMVI rivolge una petizione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Finanze e al Ministro della Salute per dire basta allo "sfruttamento fiscale" degli animali da compagnia, della sanità e della prevenzione veterinaria.
La petizione chiede:
1. che l'IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi, fra le più elevate in Europa, venga ridotta al 10%;
2. che le prestazioni di prevenzione veterinaria e di tutela della sanità pubblica (es. microchip, anagrafe, sterilizzazioni, vaccinazioni e profilassi obbligatorie) vengano esentate dall'IVA;
3. che venga mantenuta e innalzata la detraibilità delle spese veterinarie fino a 1000 euro;
4. che vengano tolte dal redditometro le spese veterinarie per gli animali da compagnia e il cavallo "d'affezione e/o da passeggiata".
L'iniziativa è stata adottata ufficialmente sabato 29 settembre dal Consiglio Nazionale ANMVI che ha votato all'unanimità ciascuna delle quattro richieste.
Il testo della petizione, firmato dal Il Presidente dell'ANMVI Marco Melosi evidenzia che "Il 40% delle famiglie italiane ospita animali da compagnia. Il momento di grande difficoltà economica che stanno attraversando richiede un forte segnale da parte del Governo".
La petizione è stata illustrata alla platea della dirigenza nazionale e regionale dell'ANMVI, alla presenza del Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio e del Presidente ENPAV On Gianni Mancuso, che ne hanno sottoscritto i contenuti e le finalità.
ALA si associa alla petizione, che rappresenta un contributo importante alla sviluppo civile del nostro Paese.