Architettura, territorio e qualità
Terremoto in Emilia e Veneto: Alla tragica discontinuità, può seguire il recupero delle periferie del XX secolo?
La tragedia del terremoto e la grave crisi economica possono diventare l'innesco di quel grande progetto di rinnovamento e integrazione delle periferie nelle parti antiche delle nostre città, del quale si parla da decenni?
È l'opportunità d'innestarvi qualità urbana, dotandole dei servizi e delle attrezzature che la frettolosa ricostruzione post bellica ha trascurato; d'indurvi condizioni di vita che incentivino il progresso civile e sociale, anziché il degrado e la criminalità. Qui non si tratta di riparare i singoli edifici, ma di dare forma e funzione alla Città nel suo insieme.
L'occasione è data dalla crisi economica, che ha determinato una grande disponibilità d'abitazioni costruite e rimaste invendute, che nei prossimi anni non hanno prospettiva di mercato o di dare reddito. Un peso che rischia di far affondare nei debiti molte imprese di costruzioni, che potrebbe essere trasformato in un patrimonio di appartamenti - parcheggio da dare in affitto.
Un'occasione unica per avviare quelle operazioni di sostituzione degli abitati irrimediabilmente insicuri e inefficienti, che proprio la carenza di abitazioni a rotazione ha fino ad ora impedito.
È un tema dal quale dipende anche il futuro degli studi di progettazione e dell'intera filiera delle costruzioni.