Lavoro: da Confprofessioni due proposte per rilanciare l'occupazione giovanile

"È necessario mettere da subito in cantiere nuove proposte strutturali per accompagnare il pacchetto di misure di recente varato dal Governo per stimolare l'occupazione giovanile. Per esempio, il rilancio della produttività mediante lo sgravio della parte di salario legata ad incrementi di produttività ed efficienza, con attenzione particolare alle voci premiali della retribuzione, e il rilancio dell'imprenditorialità giovanile e lo start up di nuove imprese". Sono due le proposte lanciate dal presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, alla Commissione Lavoro della Camera, nel corso dell'audizione che si è tenuta il 2 luglio scorso a Montecitorio nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l'emergenza occupazionale, promossa dal presidente della Commissione, Cesare Damiano.

"Il rilancio della produttività mediante lo sgravio della parte di salario legata ad incrementi di produttività ed efficienza, con attenzione particolare alle voci premiali della retribuzione è sicuramente un intervento oneroso ma doveroso, in un'ottica di integrazione tra politiche del lavoro e politiche economiche" ha detto Stella. "L'impatto che questa misura, definita ad un livello strutturale, può avere sul potere di acquisto dei lavoratori è evidente soprattutto se vi è la difficoltà oggettiva ad intervenire in termini generali sul costo del lavoro. Si potrebbe in alternativa, per la medesima finalità, operare per l'applicazione dell'imposta agevolativa, finora prevista per il salario di produttività, alle mensilità aggiuntive della retribuzione del lavoratore. Le tempistiche non rendono possibile un intervento immediato sulla quattordicesima mensilità ma si potrebbe riflettere per un'operazione alla fine dell'anno sulla tredicesima".

Un altro passaggio obbligato, sostiene il presidente di Confprofessioni, riguarda il rilancio dell'imprenditorialità giovanile e lo start up di nuove imprese. "Abbiamo bisogno di valorizzare le nuove capacità, ma è evidente il rischio che in un momento di grande difficoltà economica le start up possano nascere e morire rapidamente. Allora non può essere sostenuta soltanto la fase di lancio, ma va anche supportata la vita stessa della nuova struttura" ha detto Stella. "La nostra proposta innovativa e di forte impatto in termini di fiducia, ruota intorno ad un azzeramento totale del costo del lavoro per un certo periodo di tempo per i giovani imprenditori e professionisti che assumono giovani lavoratori". In questo senso, Confprofessioni propone il progetto "Giovani per i giovani": un neo imprenditore o professionista sotto i 40 anni che assume un lavoratore sotto i 25 anni dovrebbe pagare solamente l'importo netto della busta paga.

"È comunque giunta l'ora di pensare anche alle start up professionali" ha aggiunto Stella, "estendendo a queste tutte le recenti facilitazioni, non ultima quella recentemente approvata, che prevede l'inclusione delle start up nella copertura delle operazioni di affidamento da parte del Fondo Centrale di Garanzia (80%): si tratterebbe di un vero e proprio sostegno al mettersi in proprio da professionista, al pari di quanto oggi previsto per l'avvio di un'impresa. Così come è tempo di estendere anche ai professionisti la possibilità di partecipare allo strumento delle reti d'impresa, particolarmente adatto alle professioni, alla luce di quanto per loro recentemente previsto in tema di società e cooperazione".