Fondi Ue ai professionisti
Legge di Stabilità. Fondi Ue ai professionisti: un risultato storico che riconosce il valore economico degli studi professionali.
Dopo il via libera della Camera, la Confederazione italiana libere professioni e ALA - Assoarchitetti esprimono soddisfazione per l'accesso dei lavoratori autonomi ai bandi comunitari. Un primo passo per lanciare le professioni anche nel mercato europeo.
L'approvazione del provvedimento che consente ai professionisti di accedere ai fondi strutturali europei è contenuto nella legge di Stabilità varata lo scorso 19 dicembre dall'Aula di Montecitorio.
Non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza per assicurare a tutti i liberi professionisti, le risorse necessarie per competere ad armi pari sul mercato dei servizi professionali.
"Abbiamo lavorato incessantemente, prima presso la Commissione europea che nel 2014 ha presentato le Linee d'azione per sostenere l'attività delle professioni liberali, dove per la prima volta i professionisti vengono riconosciuti a tutti gli effetti destinatari dei fondi europei" ha affermato il presidente di Confprofessioni, Stella. "Ma la battaglia più dura l'abbiamo sostenuta con le istituzioni politiche italiane per affermare il principio sacrosanto, sancito da una Raccomandazione della Commissione europea e da un Regolamento Ue, che anche i liberi professionisti italiani, svolgono un'attività economica al pari delle piccole e medie imprese e, pertanto, hanno il diritto di accedere ai piani operativi Por e Pon del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale della programmazione 2014/2020". Ora che il Parlamento ha riconosciuto pienamente questo diritto, si apre una nuova fase che vedrà Confprofessioni e le Associazioni aderenti, al tavolo del Comitato con funzioni di sorveglianza per l'attuazione dei Programmi 2014-2020 dell'Agenzia per la coesione territoriale, affinché i professionisti possano beneficiare dei finanziamenti comunitari.
Contemporaneamente è necessaria la disponibilità di una road map confederale, per accompagnare i professionisti nella realizzazione di programmi finanziabili nell'ambito dei fondi strutturali europei.
Dobbiamo puntare su innovazione, reti tra professionisti, internazionalizzazione e multidisciplinarietà, per rilanciare la competitività degli studi in un mercato dei servizi sempre più globalizzato, che richiede nuove competenze di elevato contenuto intellettuale.